Un’opera di 28 pagine per raccontare oltre due secoli di umanità e professionalità: il 12 gennaio alle 18:30 al Centro Medicina dello Sport la presentazione con due ospiti d’eccezione
Quella della famiglia Santilio era una storia che doveva essere raccontata.
Una storia che inizia alla fine del ‘700, dalla Basilicata più vicina a Taranto, quella di Montescaglioso, Bernalda e Pisticci, e continua, nei successivi due secoli, nel capoluogo ionico, fino a rappresentare un’autentica eccellenza in ciò che in maniera indiscutibile unisce, più di qualsiasi altra cosa, l’ambito sportivo a quello sanitario: il Centro Medicina dello Sport.
A raccontare i successi della famiglia Santilio ci ha pensato Teatrominimo APS, un vero e proprio “spazio culturale”, che racchiude diversi microcosmi, tra cui la microeditoria artigianale in cui si colloca “Quadernominimo“, che in 28 pagine (tante quanti sono i metri quadri del Teatrominimo) racconta storie di eccellenza.
Esattamente come quelle del dott. Luigi Santilio, di suo papà Franco e di chi, insieme a loro, ha scritto e continua a scrivere pagine indelebili della storia della nostra città.
Il quadernominimo “La Famiglia Santilio – Storia e racconto di una famiglia e di una vocazione” sarà presentato il prossimo 12 gennaio alle ore 18:30 al Centro Medicina dello Sport di Taranto, in via Lazio, 45.
Dialogheranno con il moderatore Matteo Schinaia, presidente di Ki.Fra Comunicazione&Eventi ETS APS media partner nell’iniziativa, il direttore artistico ed autore dell’opera Stefano Zizzi, il dott. Luigi Santilio, direttore sanitario del Centro Medicina dello Sport di Taranto, il delegato provinciale CONI Michelangelo Giusti ed il Presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri di Taranto e provincia Dott. Cosimo Nume.
Ad anticipare i temi dell’evento, Stefano Zizzi, promotore del progetto: “Sono felicissimo di portare a conoscenza di tutta la città la storia della famiglia Santilio, con il primo quadernominimo dedicato alla loro vocazione medica, si, ma anche allo spirito nobile del loro impegno sul territorio. Il dott. Santilio ha voluto fare un’istantanea della sua famiglia sino ad oggi ed il risultato, messo nero su bianco, è affascinante e mi onora l’aver potuto dare un contributo importante a quest’idea”.