domenica, Dicembre 1

Trovato in possesso di tre banconote false, 46enne incensurato denunciato dalla Polizia di Stato

La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un tarantino di 46 anni perché ritenuto presunto responsabile del reato di possesso e spendita di banconote false. Dal alcuni giorni, i Falchi della Squadra Mobile avevano messo sotto controllo un uomo che, nei pressi di un circolo privato del centro città, soprattutto nelle ore mattutine, era stato notato incontrare in modo sospetto tanti giovani, alcuni dei quali conosciuti come abituali assuntori di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno permesso ai poliziotti di identificare l’uomo – un incensurato 46enne – di accertare la residenza, sita in un condominio poco lontano dal circolo ricreativo, e l’ubicazione di una villetta di sua proprietà in una zona periferica del capoluogo.  Al termine delle preliminari indagini, i Falchi sono passati alla fase operativa, recuperando in casa alcune buste di plastica ritagliate in modo tale da ricavare dei piccoli contenitori circolari, come quelli usati per confezionare sostanze stupefacenti, mentre in camera da letto tre banconote da 50 euro con lo stesso numero di matricola poi risultate essere palesemente false.

Il successivo controllo nella villetta situata nella zona di Lama inizialmente non ha prodotto risultati apprezzabili, ma la costanza e la caparbietà dei poliziotti ha permesso di ritrovare nove buste in cellophane sottovuoto, contenenti 16 “pacchetti” di banconote in vario taglio per più di 81mila euro.  Il denaro era stato abilmente nascosto all’interno del muro di cinta della villa, dietro una fila di mattoni che presentava segni di cemento fresco ed appena posato. Il 46enne non è stato in grado di fornire una plausibile spiegazione circa la provenienza dell’ingente somma di denaro.

Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà. Si ribadisce che per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *