mercoledì, Maggio 15

Marzia Varvaglione in udienza da Papa Francesco con il mondo del vino

Dalla terra al vino, senza dimenticare la sostenibilità e l’etica del lavoro. Queste le direttrici dell’Udienza privata con Papa Francesco, tenutasi nel Palazzo Apostolico Vaticano, che ha riunito i soci di Veronafiere-Vinitaly insieme a oltre 100 produttori vinicoli e rappresentanti delle associazioni di categoria, in occasione della giornata “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano”, un momento di condivisione e riflessione sul ruolo etico ed economico del settore wine nazionale. Anche Varvaglione1921, azienda vitivinicola d’eccellenza della provincia tarantina e dell’intera Puglia, ha partecipato all’incontro rappresentata da Marzia Varvaglione, per condividere con altri addetti ai lavori questo confronto significativo.

Nel corso dell’incontro Papa Francesco ha sottolineato che quella dei viticoltori italiani è una realtà importante non solo a livello nazionale ma anche mondiale, rispetto al numero di aziende coinvolte, alla qualità delle produzioni e all’impatto occupazionale, e quindi ha una sua responsabilità morale nei confronti dei lavoratori e dei territori su cui si opera.

L’udienza è stata un’opportunità preziosa per Varvaglione1921 di sottolineare il legame profondo con le radici culturali della propria regione d’appartenenza e di ribadire l’impegno per la produzione di vini di alta qualità, rispettando i tempi della natura e soprattutto puntando sul lavoro green e trasparente.

«L’incontro con Papa Francesco è stato ispiratore – le parole di Marzia Varvaglione, Direttore Marketing e Sales, e anche Presidente di AGIVI (Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani) –. La sua visione di un’economia etica trova riscontro nei valori che guidano la nostra cantina da cent’anni a questa parte. Taranto e la Puglia sono la nostra terra e ci impegniamo a coltivare e valorizzare il patrimonio enologico in modo responsabile, contribuendo al benessere delle comunità locali».

Varvaglione1921 rimane focalizzata sulla creazione di vini che non solo esprimano la ricchezza di Taranto e del suo territorio, ma che anche contribuiscano a un futuro vinicolo italiano improntato al rispetto ambientale e alla responsabilità sociale.

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