giovedì, Novembre 14

In trasferta a Martina Franca per spacciare, individuato ed arrestato dalla Polizia di Stato

La Polizia di Stato ha arrestato un 37enne originario della provincia barese ritenuto presunto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il personale del Commissariato di Martina Franca, impegnato costantemente in servizi antidroga, aveva messo sotto controllo un giovane con specifici precedenti in materia di spaccio di droga che era arrivato da qualche settimana nella cittadina della Valle d’Itria e che si aggirava nel centro storico in modo esternamente circospetto.

Il suo atteggiamento alquanto guardingo ed i suoi numerosi incontri con giovani – molti dei quali conosciuti come abituali consumatori di sostanze stupefacenti – hanno fatto sorgere il sospetto che quest’ultimo avrebbe messo in piedi una presunta attività di spaccio. Dopo averlo attenzionato per qualche giorno, i poliziotti lo hanno bloccato dopo aver annotato l’ennesimo incontro con un suo presunto “cliente”.

Sin da subito il 37enne avrebbe mostrato segni di nervosismo cercando di sbarazzarsi di un involucro con sei dosi preconfezionate di cocaina che custodiva nel polsino del giubbotto. Dopo aver recuperato la sostanza stupefacente, gli agenti hanno proceduto alla perquisizione del momentaneo alloggio che, come accertato nel corso delle indagini, era un situato in un B&B in quel centro storico.

La perquisizione degli ambienti anche con l’ausilio del team cinofili antidroga della Polfrontiera di Brindisi ha dato i risultati sperati. In un pensile della cucina nascoste tra gli alimenti sono state recuperate un centinaio di dosi preconfezionate di cocaina identiche a quelle trovate in precedenza, 70 grammi di hashish suddiviso in una decina di pezzi, 45 euro in banconote di piccolo taglio ed il necessario per il confezionamento delle soprastanze stupefacenti. Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, il giovane è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale del capoluogo jonico. Si ribadisce che per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.

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